
Dott. Mario Mastromarino
Conferimento di partecipazioni: via libera ai conferimenti di partecipazioni in società estere
La riforma fiscale interviene in tema di conferimento di partecipazioni in “regime di realizzo controllato” ampliando anche alle società estere ad oggi escluse. Il “regime controllato” permette di conferire partecipazioni in società ad oggi residenti, ma a breve (ed è qui la novità) anche in società estere senza incorrere nell’immediata tassazione delle plusvalenze.
Condizioni e requisiti
L’art. 177 del TUIR dispone che il soggetto detentore di partecipazioni in società conferite in altra società può differire il pagamento delle imposte sui capital gain in quanto il conferimento delle partecipazioni, a determinate condizioni, non dà luogo a componenti positivi o negativi di reddito imponibile.
Affinchè sia fruibile il cd “regime di realizzo controllato” devono verificarsi le seguenti condizioni:
- La società conferitaria (la società che riceve il conferimento della partecipazione) acquisisce o incrementa il controllo ai sensi dell’art. 2359 c.c.;
- Il valore di iscrizione della partecipazione nella conferitaria coincide con la corrispondente quota delle voci di patrimonio netto della società oggetto di conferimento.
Inoltre laddove la società conferitaria non acquisisce né incrementa il controllo il “regime di realizzo controllato” si applica al verificarsi congiunto delle seguenti condizioni:
- Le partecipazioni conferite rappresentano una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea superiore al 2% (se quotata) o al 20% (se non quotata) oppure una partecipazione al capitale o patrimonio superiore al 5% (se quotata) o al 25% (se non quotata);
- Le partecipazioni sono conferite in società interamente partecipate unicamente dal conferente.
Un’opportunità per l’Internazionalizzazione
Tale regime offre dunque la possibilità di mantenere una maggiore liquidità disponibile, fondamentale per finanziare investimenti, spese di internazionalizzazione e altri progetti di espansione.
Il regime di “realizzo controllato” si conferma uno strumento essenziale nel contesto dell’internazionalizzazione, favorendo l’ingresso in nuovi mercati senza gravosi oneri fiscali. Per le imprese italiane, spesso frenate dalla complessità del sistema fiscale e dai costi immediati dell’espansione all’estero, il realizzo controllato offre un importante vantaggio competitivo.
Pianificazione Fiscale e Competitività
Un uso consapevole e strategico del realizzo controllato può portare benefici significativi. La corretta pianificazione fiscale internazionale può ottimizzare il carico fiscale e massimizzare i vantaggi offerti da questa agevolazione. Le imprese italiane possono così posizionarsi meglio sui mercati esteri, avvalendosi di un regime fiscale favorevole per finanziare operazioni strategiche. Questa misura rappresenta una leva fiscale che, se ben utilizzata, può ampliare le possibilità di crescita e consolidamento internazionale.