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Startup innovative: nuove regole Ddl concorrenza

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Dott. Mario Mastromarino

Startup innovative: nuove regole Ddl concorrenza

Il nuovo “disegno di legge Concorrenza”, in discussione alla Camera, introduce modifiche significative al regime degli incentivi e ai requisiti per le startup innovative. La normativa riscrive le regole stabilite nel 2012, ponendo nuovi limiti ma anche ampliando alcune opportunità. Di seguito, le principali modifiche previste.

  1. Incentivi e Detrazioni Fiscali

A partire dal 2025, sono previste modifiche alle agevolazioni per chi investe in startup innovative:

  • Regime “de minimis”: La detrazione fiscale per le persone fisiche che investono in una startup innovativa aumenta dal 50% al 65%, applicabile però solo nei primi tre anni di iscrizione al Registro. Questa misura, che non richiede l’approvazione dell’Unione Europea, è soggetta a un limite massimo di 300.000 euro di aiuti per impresa nell’arco di tre esercizi finanziari.
  • Nuovi vincoli per gli investitori: Non potranno beneficiare dell’incentivo gli investimenti che portano a una partecipazione qualificata superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance, né se il contribuente è fornitore della startup per oltre il 25% dell’investimento agevolabile.
  • Incentivi ordinari: Rimane l’agevolazione del 30% per investimenti ordinari, con un tetto massimo di 1 milione per persone fisiche e 1,8 milioni per persone giuridiche. Tuttavia, l’utilizzo di questo beneficio è limitato a un massimo di cinque anni dall’iscrizione al Registro delle startup innovative.
  1. Nuovi Requisiti per lo Status di Startup Innovativa

Il provvedimento ridefinisce i criteri per ottenere e mantenere la qualifica di startup innovativa:

  • Attività escluse: Non potranno essere considerate startup innovative le società che svolgono attività prevalente di consulenza, una misura pensata per evitare che imprese non realmente innovative beneficino del regime agevolato.
  • Requisiti alternativi: Vengono introdotti sei nuovi criteri per mantenere lo status, di cui almeno uno deve essere soddisfatto. Tra questi:
    • Incremento del 25% delle spese in ricerca e sviluppo.
    • Stipula di contratti di sperimentazione con enti pubblici.
    • Aumento dei ricavi caratteristici di almeno il 50% tra il secondo e il terzo anno di attività.
    • Ottenimento di investimenti qualificati da incubatori, acceleratori o business angel.
    • Conseguimento di almeno un brevetto.
    • Trasformazione in società per azioni (Spa).
  1. Regime Transitorio

Per le startup già iscritte al Registro, è previsto un regime transitorio che concede un anno di tempo per adeguarsi ai nuovi requisiti.

Implicazioni per Startup e Investitori

Questi cambiamenti rappresentano un’opportunità per gli investitori interessati al settore delle startup innovative, ma richiedono maggiore attenzione alle condizioni per accedere e mantenere gli incentivi. Le imprese, d’altro canto, dovranno adattarsi a nuovi requisiti e criteri più selettivi per poter continuare a beneficiare del regime agevolato.

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